The Whispering Room: Il sequestratore di ricordi di Filomena Arienzo

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.

 

Cari lettori, eccoci a un’altra uscita della nostra rubrica The Whispering Room!
Torna a trovarci Filomena Arienzo per parlarci del suo nuovo libro Il sequestratore di ricordi, non perdetevi l’intervista con l’autrice per saperne di più!

 

Editore: PAV Edizioni
Data di uscita: 3 febbraio 2025
Pagine: 148
Prezzo: 13.50 € 

Non sempre si conosce una persona fino in fondo, forse neppure quando si tratta di qualcuno che si è sempre avuto accanto come la propria mamma. A sperimentarlo sono i figli di un’anziana donna, malata di Alzheimer, quando dopo la morte ne ritrovano il diario. Attraverso la lettura delle sue pagine si imbattono in dettagli inaspettati che mettono in discussione tutta la sua vita e si rendono conto di non averla mai conosciuta. Ma si tratta davvero di un ricordo vissuto o piuttosto è il frutto della sua immaginazione?
“Il sequestratore di ricordi” è una storia in cui realtà e fantasia si intrecciano fino alla fine, ponendo a ogni scoperta lo stesso interrogativo: verità o invenzione?

 

 

  • Com’è nata l’idea di Il sequestratore di ricordi?

È nata scrivendo, di solito comincio così la stesura di un’opera letteraria. Non ho quasi mai un progetto ben delineato in mente, inizio a scrivere, guidata dall’ispirazione del momento, e butto giù qualcosa intorno a cui, man mano, tesso una storia. Quando ho iniziato “Il sequestratore di ricordi”, scrivendo le prime pagine, ho subito pensato potessero essere perfette per una trama in cui, di volta in volta, fosse stravolto quanto trapelato in precedenza, e così ho continuato su quella linea per alimentare il mistero che ruota intorno alla vita della protagonista.

 

 

  • C’è un episodio che le si è delineato prima degli altri?

Sì, senza spoilerare troppo, sicuramente si è delineato subito l’episodio del viaggio, che, fino alla fine, non si sa se sia stato reale o solo fantasticato.

 

 

  • Ci parli dei suoi personaggi.

Un’anziana donna, malata di Alzheimer, è la protagonista, che continuerà a esserlo anche dopo la morte, grazie al suo diario. Gli altri personaggi sono i figli, Luca e Angelo, che si imbatteranno in dettagli inaspettati sulla vita della madre, capaci di mettere in discussione tutte le loro certezze; e poi c’è Caterina, una donna che si presenterà all’improvviso, sconvolgendo ancora di più la loro esistenza.

 

 

  • Ha avuto difficoltà nella stesura del libro?

Ho avuto un po’ di difficoltà per la stesura della parte iniziale perché temevo potesse creare troppa confusione. Ho cambiato più volte la struttura, ma poi ho pensato che se l’intento finale per un autore è proprio quello di permettere al lettore di immergersi il più possibile nella storia, se è confuso, come i personaggi, tanto meglio e, perciò, avvalendomi dell’uso del corsivo, ho lasciato invariato quanto scritto inizialmente.

 

 

  • Se dovesse associare una canzone al romanzo quale sceglierebbe?

Ci sono delle canzoni che potrebbero starci molto bene con la prima parte del romanzo perché si inizia dalla condizione di una donna che soffre di Alzheimer e alcuni testi sono proprio dedicati a tale malattia, ma ce n’è una che ho sempre adorato, “La cura”, che ritengo essere perfetta per la mia storia, in particolare per questi suoi versi: “Vagavo per i campi del Tennessee/ Come vi ero arrivato, chissà/ Non hai fiori bianchi per me?/ Più veloci di aquile i miei sogni/ Attraversano il mare”.

 

 

  • Quali sono i suoi progetti per il futuro?

Dopo aver riscoperto la grande passione per la scrittura, che avevo sempre avuto sin dall’infanzia, ma che avevo tralasciato per diverso tempo, penso di non volerla abbandonare mai più, così, dopo la pubblicazione di due sillogi poetiche e due romanzi, mi piacerebbe dedicarmi anche ad altri generi letterari. Ho già iniziato la stesura di diverse opere, una è ormai in dirittura d’arrivo, mentre le altre sono ancora a uno stato iniziale.

 

 

 

 

 

 

 

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